Mi sono affacciatə in compagnia di Marilina Ciaco e Anotnio Syxty sulla mia stessa scrittura, presentando per la prima volta il mio librino di poesia. A un certo punto declino male un verbo ma non dico in quale punto, così potete scoprirlo voi nel video su FB che vi lascio qui.
And that’s where I am heading. I will take part in an incredible international poetry festival: Z9FESTIVAL. I am honoured to be mentioned among great poets I admire and many I cannot wait to fall in love with.
E uscito il mio primo libro di poesie. Ho sperimentato con il lirismo e ci ho scaricato anche l’eco-ansia. Non è stato facile ma è stato bello perché ci sono dentro tante cose, soprattutto la cura di chi lo ha fatto diventare reale.
Cliccando sulla (bella, no?) copertina oppure qui, si può acquistare direttamente dal sito dell’editore con un piccolo sconto ed evitando così piattaforme a cui dobbiamo molto del cambiamento climatico che ci affligge.
Sono statə invitatə a partecipare a Vivaria. Officina di nuove scritture poetiche under 35. La mattina precedente ho creato una poesia in dialogo con ChatGPT (grazie alla guida di FabrizioVenerandi). La sera stessa ho letto degli inediti (presto editi!) durante la maratona di lettura poetica Onda Anomala. Grazie a chi mi ha volutə ad Ancona e a chi mi ha ascoltata nonostante la voce tremante e il forse troppo entusiasmo. Qui il risultato antipoetico del laboratorio di Poes-IA. La foto è di Giacomo Alessandrini.
Ciao, Aiuto!
ChatGPT
Ciao! Come posso aiutarti oggi? (Hello! How can I help you today?)
Why do you talk to me in English?
ChatGPT
I speak to you in English because that’s the language in which you initiated the conversation. As an AI language model, I’m designed to respond in the same language that the user uses to communicate with me. However, I can also communicate in other languages if you prefer. If you’d like to switch to a different language, just let me know, and I’ll do my best to accommodate your request.
RISCRIVO.
I speak to you in English because that’s the language in which you initiated the conversation. As an AI language model, I’m designed to respond in the same language that the user uses to communicate with me.
However, I can also communicate in other languages (if you prefer).
If you’d like to switch to a different language, just let me know, and I’ll do my best to accommodate your request.
Ho scritto un poemetto in frammenti che vuole raccontare cosa vuole dire essere io, un io che sta fuori dai binari(smi) e che non ha ancora direttive di esistenza. Ci ho messo tanto di me ma è pensato per essere per tutte le persone. Trovate una selezione clickando sulla bellissima immagine originale pensata e creata per l’occasione da Valentina Vallorani.
Sono molto emozionatə. Spero ci vogliate bene a queste poesie.
My heart is full of feels. Thank you Pamenar Press Online Magazine for giving a home to 4 poems very dear to me and part of something I have been working on for some time now. I am honoured and happy and I even found the courage to read a couple of them.
Thank you also to my gurls for early reading my work always and always supporting me (you know who you are and how much I love you).
A click on the screenshot will take you to full text.
After almost one year of hard work and thanks to my friend and colleague Vanessa we launched: «Dance dance, otherwise we are lost» including both original and published poems.
Here a picture of me reading other people’s poems for the occasion. (Just an excuse to salute my blonde hair)
Ho scritto di Lucia Marcucci e del suo studio e impiego dell’esperienza visuale dei\nei mass media come forma poetica e critica contro la violenza di genere nel contesto sociale e politico dell’Italia dagli anni Sessanta.
L’articolo originale è in inglese ma si può leggere anche in portoghese. Soprattutto, è in open access sulla rivista Vista (n10, Estética em Angústia: Violência de Género e Cultura Visual). Grazie alle curatrici Ece Canli (CECS, Universidade do Minho, Portugal) e Nicoletta Mandolini (CECS, Universidade do Minho, Portugal).
Qualche mese fa ho avuto l’occasione di parlare con Sara Ventroni come parte del progetto Non Solo Muse e da quel giorno il dialogo si è aperto ancora di più, riempiendosi di strade possibili e sostrati da raccogliere come semi deposti da chi prima di noi ha saputo e meglio. La mia ossessione per l’ossessione di Sara qui si sente forte e ci incontriamo nel segno – astrale, natale, quasi gioviale: indicatore (spia nel segno, del linguaggio, del pensiero) ma mai definitorio (certamente non definitivo, immodificabile) – del gasometro (ascendente gasometro). Tutto comunque cominciava così.