Ho partecipato al IV Premio Nazionale Gianmario Lucini, e sono statə segnalatə in entrambe le sezioni. Lascio qui una delle due poesie.

poetry and performance stuff
Ho partecipato al IV Premio Nazionale Gianmario Lucini, e sono statə segnalatə in entrambe le sezioni. Lascio qui una delle due poesie.
My heart is full of feels. Thank you Pamenar Press Online Magazine for giving a home to 4 poems very dear to me and part of something I have been working on for some time now. I am honoured and happy and I even found the courage to read a couple of them.
Thank you also to my gurls for early reading my work always and always supporting me (you know who you are and how much I love you).
A click on the screenshot will take you to full text.
Ho scritto di Lucia Marcucci e del suo studio e impiego dell’esperienza visuale dei\nei mass media come forma poetica e critica contro la violenza di genere nel contesto sociale e politico dell’Italia dagli anni Sessanta.
L’articolo originale è in inglese ma si può leggere anche in portoghese. Soprattutto, è in open access sulla rivista Vista (n10, Estética em Angústia: Violência de Género e Cultura Visual). Grazie alle curatrici Ece Canli (CECS, Universidade do Minho, Portugal) e Nicoletta Mandolini (CECS, Universidade do Minho, Portugal).
Qualche mese fa ho avuto l’occasione di parlare con Sara Ventroni come parte del progetto Non Solo Muse e da quel giorno il dialogo si è aperto ancora di più, riempiendosi di strade possibili e sostrati da raccogliere come semi deposti da chi prima di noi ha saputo e meglio. La mia ossessione per l’ossessione di Sara qui si sente forte e ci incontriamo nel segno – astrale, natale, quasi gioviale: indicatore (spia nel segno, del linguaggio, del pensiero) ma mai definitorio (certamente non definitivo, immodificabile) – del gasometro (ascendente gasometro). Tutto comunque cominciava così.
Qui tra persone di un certo calibro ci sono poi io che dico cose che fanno rabbrividire tipo frocizzare i confini, queerizzare la letteratura, e leggo pure una poesia in lingua inglese contro lo sfruttamento ed esaurimento delle risorse naturali australiane da parte della defunta regina e compagnia bella. È stato bello.
Ho visitato la mostra romana dedicata a Patrizia Vicinelli al Macro di Roma.
Si intitola Chi ha paura di Patrizia Vicinelli e io ho provato a immaginare delle risposte.
Grazie ad Andrea Cortellessa e ad Antinomie per aver dato una casa a quest’occasione.
A partire da un lavoro eccezionale a firma di Ruth Baraha e Allison Grimaldi Donahue, è nata una una conversazione e poetry reading, e una fuga di mezza giornata a Venezia (ma questa è altra storia).
Poesia visiva e poesia sonora come esempi di pratica femminista e più in generale una carrellata di nomi e libri che ci hanno formate e che ci fanno continuare con voglia a scrivere e parlare di poesia.
Grazie Imago Mundi (Gallerie delle Prigioni) per l’invito e lo spazio, fisico e online. Qui di seguito la video registrazione dell’evento.
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L’amica e collega Bianca Battilocchi mi ha coinvolta in una serie di intelligentissime interviste e discussioni su #ecosistemipoetici: abitare creativamente l’antropocene sulla rivista La Balena Bianca.
Another section of my current writing project is now accessible online. Thanks to The Fortnightly Review that welcomed the bean.
In occasione dell’iniziativa FuoriClasse: appunti per una scuola eco-transfemminista
(Non Una Di Meno – Milano e di Fridays For Future Milano) ho raccontato della poesia di immersione ed evasione di Patrizia Vicinelli.